IPSOA Quotidiano
Modello 730/2025: la rivalutazione dei terreni debutta nel quadro M
19/04/2025 - <div>Nel modello 730/2025 è stato inserito il nuovo quadro M, che i contribuenti devono utilizzare per dichiarare alcuni redditi diversi e determinate fattispecie di tassazioni sostitutive. Tra queste si segnala la possibilità di indicare e calcolare l’imposta sostitutiva per la rivalutazione dei terreni. Per quanto non si tratti di una vera e propria novità (di fatto, la rivalutazione “trasloca” dal quadro L del modello 2024 al nuovo quadro M), è comunque necessario prestare particolare attenzione alla compilazione. Come procedere?</div> Nel modello 730/2025 è stato inserito il nuovo quadro M, che i contribuenti devono utilizzare per dichiarare alcuni redditi diversi e determinate fattispecie di tassazioni sostitutive. Tra queste si segnala la possibilità di indicare e calcolare l’imposta sostitutiva per la rivalutazione dei terreni. Per quanto non si tratti di una vera e propria novità (di fatto, la rivalutazione “trasloca” dal quadro L del modello 2024 al nuovo quadro M), è comunque necessario prestare particolare attenzione alla compilazione. Come procedere?
Contenzioso tributario: sulle prove in appello la riforma è incostituzionale
19/04/2025 - <div>Con la sentenza n. 36/2025 la Corte Costituzionale si è si è pronunciata su due questioni di legittimità costituzionale sollevate dalle Corti di Giustizia tributaria di secondo grado della Campania e della Lombardia, relativamente ad alcune disposizioni della <a target="_blank" title="riforma del contenzioso tributario" href="https://www.ipsoa.it/speciali/contenzioso-tributario-riforma-fiscale">riforma del contenzioso tributario</a> (<a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 2202023" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000955469SOMM">D.Lgs. n. 220/2023</a>). In particolare, la Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto di deposito in appello di deleghe, procure e altri atti di conferimento di potere rilevanti ai fini della legittimità della sottoscrizione degli atti, nonché la retroattività di tale divieto.</div> Con la sentenza n. 36/2025 la Corte Costituzionale si è si è pronunciata su due questioni di legittimità costituzionale sollevate dalle Corti di Giustizia tributaria di secondo grado della Campania e della Lombardia, relativamente ad alcune disposizioni della riforma del contenzioso tributario (D.Lgs. n. 220/2023). In particolare, la Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto di deposito in appello di deleghe, procure e altri atti di conferimento di potere rilevanti ai fini della legittimità della sottoscrizione degli atti, nonché la retroattività di tale divieto.
Terzo Settore: l'autorizzazione UE rivoluziona (anche concettualmente) il sistema impositivo
19/04/2025 - <div>È finalmente arrivata la comfort letter della Commissione UE, con la quale viene dichiarata la compatibilità con la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato delle misure fiscali previste dal nostro Legislatore nell’ambito dell’organica riforma del Terzo Settore. Si tratta di un passaggio storico: per le implicazioni che ne conseguono sul piano sistematico e per l’impatto operativo: la possibilità di dare piena attuazione, dal 1° gennaio 2026, alla riforma italiana, facendola diventare, per molti aspetti, un modello innovativo di riferimento del quale, anche nelle loro prossime e rilevanti scelte, i singoli operatori è auspicabile sappiano cogliere i tratti caratteristici e, quindi, le opportunità.</div> È finalmente arrivata la comfort letter della Commissione UE, con la quale viene dichiarata la compatibilità con la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato delle misure fiscali previste dal nostro Legislatore nell’ambito dell’organica riforma del Terzo Settore. Si tratta di un passaggio storico: per le implicazioni che ne conseguono sul piano sistematico e per l’impatto operativo: la possibilità di dare piena attuazione, dal 1° gennaio 2026, alla riforma italiana, facendola diventare, per molti aspetti, un modello innovativo di riferimento del quale, anche nelle loro prossime e rilevanti scelte, i singoli operatori è auspicabile sappiano cogliere i tratti caratteristici e, quindi, le opportunità.
Dimissioni per fatti concludenti: come valutare i giorni di assenza ingiustificata del lavoratore?
19/04/2025 - <div>Il Collegato lavoro (<a target="_blank" class="rich-legge" title="legge n. 2032024" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000974311SOMM">legge n. 203/2024</a>) ha finalmente normato la fattispecie delle dimissioni per fatti concludenti, nell’intento di porre fine ad una prassi in relazione alla quale l’assenza volontaria ed ingiustificata del lavoratore consentisse allo stesso l’ottenimento della NASpI. Il Ministero del Lavoro con <a target="_blank" class="rich-legge" title="circolare n. 6 del 2025" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000979812SOMM">circolare n. 6 del 2025</a> prova a consegnare un quadro che non sembra però particolarmente in linea con i lavori preparatori della Legge. Per quali ragioni?</div> Il Collegato lavoro (legge n. 203/2024) ha finalmente normato la fattispecie delle dimissioni per fatti concludenti, nell’intento di porre fine ad una prassi in relazione alla quale l’assenza volontaria ed ingiustificata del lavoratore consentisse allo stesso l’ottenimento della NASpI. Il Ministero del Lavoro con circolare n. 6 del 2025 prova a consegnare un quadro che non sembra però particolarmente in linea con i lavori preparatori della Legge. Per quali ragioni?
Contratto a termine: i dati ISTAT riportano a vecchie contrapposizioni di politica legislativa?
19/04/2025 - <div>A quasi 2 anni dall’entrata in vigore della riforma del contratto di lavoro a termine, i dati ISTAT certificano che in un contesto nel quale cresce il numero degli occupati si registra un incremento dei contratti a tempo indeterminato del 3,1%, e, di contro, una riduzione in doppia cifra del ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato (- 10,0%). Questi dati riportano alla mente vecchie contrapposizioni mai sopite fra le diverse opzioni di politica legislativa intorno al contratto di lavoro a termine. Smentiscono nettamente le speculazioni prognostiche operate da coloro che ponevano in correlazione il grado di flessibilità, l’utilizzo opportunistico del contratto a termine e la paventata precarizzazione delle assunzioni. La banale verità? Gli imprenditori assumono a tempo determinato (causale o meno che sia) quando le circostanze produttive e del mercato del lavoro glielo consigliano.</div> A quasi 2 anni dall’entrata in vigore della riforma del contratto di lavoro a termine, i dati ISTAT certificano che in un contesto nel quale cresce il numero degli occupati si registra un incremento dei contratti a tempo indeterminato del 3,1%, e, di contro, una riduzione in doppia cifra del ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato (- 10,0%). Questi dati riportano alla mente vecchie contrapposizioni mai sopite fra le diverse opzioni di politica legislativa intorno al contratto di lavoro a termine. Smentiscono nettamente le speculazioni prognostiche operate da coloro che ponevano in correlazione il grado di flessibilità, l’utilizzo opportunistico del contratto a termine e la paventata precarizzazione delle assunzioni. La banale verità? Gli imprenditori assumono a tempo determinato (causale o meno che sia) quando le circostanze produttive e del mercato del lavoro glielo consigliano.
Lavoratori intermittenti: nuove regole per il flusso Uniemens
18/04/2025 - <div>Nel messaggio n. 1322 del 2025, l’INPS interviene sulle modalità di compilazione della denuncia Uniemens in riferimento ai lavoratori intermittenti, per dare alcune precisazioni sulle modalità di computo e di trasmissione delle denounce, sia con che senza indennità di disponibilità.</div> Nel messaggio n. 1322 del 2025, l’INPS interviene sulle modalità di compilazione della denuncia Uniemens in riferimento ai lavoratori intermittenti, per dare alcune precisazioni sulle modalità di computo e di trasmissione delle denounce, sia con che senza indennità di disponibilità.
Reporting di sostenibilità: la Commissione Europea rilancia sugli ESRS
16/04/2025 - <div>Per essere davvero efficace, la rendicontazione di sostenibilità deve essere leggibile, fondata su dati rilevanti e sufficientemente armonizzata con gli altri standard internazionali, in modo da non diventare una duplicazione onerosa o una mera compliance formale. Per questo la Commissione UE ha ufficialmente incaricato l’EFRAG di predisporre una versione semplificata e riformulata degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). La richiesta si inserisce nella strategia europea di semplificazione normativa (il c.d. omnibus package) che punta a ridurre gli oneri regolatori senza sacrificare la qualità dell’informazione o l’ambizione della transizione sostenibile.</div> Per essere davvero efficace, la rendicontazione di sostenibilità deve essere leggibile, fondata su dati rilevanti e sufficientemente armonizzata con gli altri standard internazionali, in modo da non diventare una duplicazione onerosa o una mera compliance formale. Per questo la Commissione UE ha ufficialmente incaricato l’EFRAG di predisporre una versione semplificata e riformulata degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). La richiesta si inserisce nella strategia europea di semplificazione normativa (il c.d. omnibus package) che punta a ridurre gli oneri regolatori senza sacrificare la qualità dell’informazione o l’ambizione della transizione sostenibile.
Revisore della sostenibilità: la formazione nel periodo transitorio
15/04/2025 - <div>Con il Pronto Ordini n. 2 del 2025, il CNDCEC risponde a un quesito in materia di formazione per il revisore della rendicontazione della sostenibilità, in particolare in merito agli obblighi formativi, per il periodo transitorio (anni 2024 e 2025), dei revisori che desiderano presentare istanza per l’abilitazione al rilascio dell’attestazione di conformità della rendicontazione di sostenibilità. Il Consiglio Nazionale chiarisce che, stante la natura abilitativa della formazione svolta in materia di rendicontazione e attestazione di sostenibilità nel periodo transitorio (anni 2024 e 2025), la maturazione dei cinque crediti previsti dalla norma deve intendersi una tantum, e quindi nel corso del 2024 o del 2025.</div> Con il Pronto Ordini n. 2 del 2025, il CNDCEC risponde a un quesito in materia di formazione per il revisore della rendicontazione della sostenibilità, in particolare in merito agli obblighi formativi, per il periodo transitorio (anni 2024 e 2025), dei revisori che desiderano presentare istanza per l’abilitazione al rilascio dell’attestazione di conformità della rendicontazione di sostenibilità. Il Consiglio Nazionale chiarisce che, stante la natura abilitativa della formazione svolta in materia di rendicontazione e attestazione di sostenibilità nel periodo transitorio (anni 2024 e 2025), la maturazione dei cinque crediti previsti dalla norma deve intendersi una tantum, e quindi nel corso del 2024 o del 2025.
ETS: pubblicato il fac-simile della relazione al bilancio dell'organo di controllo
10/04/2025 - <div>Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha pubblicato l’aggiornamento del documento “La relazione dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore all’assemblea degli associati (o di altro organo equivalente delle fondazioni) in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio” che si attiene alle indicazioni contenute nelle Norme di comportamento dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore applicabili, e in particolare alle indicazioni contenute nella Norma 7.1.</div> Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha pubblicato l’aggiornamento del documento “La relazione dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore all’assemblea degli associati (o di altro organo equivalente delle fondazioni) in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio” che si attiene alle indicazioni contenute nelle Norme di comportamento dell’organo di controllo degli enti del Terzo settore applicabili, e in particolare alle indicazioni contenute nella Norma 7.1.
Bioidrogeno e biocarburanti: domande per ottenere i contributi dal 28 aprile
19/04/2025 - <div>Dal 28 aprile al 12 giugno 2025 compagini progettuali composte da imprese e organismi di ricerca possono presentare domande di contributo nei settori del bioidrogeno e dei biocarburanti. I progetti selezionati dovranno contribuire all'integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico, al miglioramento della produzione di idrogeno verde e allo sviluppo di soluzioni innovative per il settore energetico. Che tipo di progetti sono finanziabili?</div> Dal 28 aprile al 12 giugno 2025 compagini progettuali composte da imprese e organismi di ricerca possono presentare domande di contributo nei settori del bioidrogeno e dei biocarburanti. I progetti selezionati dovranno contribuire all'integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico, al miglioramento della produzione di idrogeno verde e allo sviluppo di soluzioni innovative per il settore energetico. Che tipo di progetti sono finanziabili?
Bonus colonnine: dal 29 aprile riapre lo sportello
18/04/2025 - <div>Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ricorda che il 29 aprile 2025 riparte il Bonus colonnine per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici effettuati da utenti domestici. L’incentivo è rivolto a coloro che hanno acquistato e installato l’infrastruttura di ricarica tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 e che non hanno potuto presentare la domanda entro il termine di chiusura della precedente edizione della misura.</div> Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ricorda che il 29 aprile 2025 riparte il Bonus colonnine per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici effettuati da utenti domestici. L’incentivo è rivolto a coloro che hanno acquistato e installato l’infrastruttura di ricarica tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 e che non hanno potuto presentare la domanda entro il termine di chiusura della precedente edizione della misura.
Filiera del legno per l'arredo: invio domande di agevolazione dal 15 maggio
18/04/2025 - <div>Dal 15 maggio 2025 le imprese boschive e della prima lavorazione del legno possono inviare le domande per ottenere contributi a fondo perduto o finanziamenti a tasso agevolato. Le domande potranno essere presentate non oltre il 10 luglio esclusivamente in formato digitale, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito istituzionale del soggetto gestore Invitalia, pena l’invalidità e l’irricevibilità. Gli incentivi si rivolgono in maniera mirata a micro, piccole e medie imprese. Per quali spese?</div> Dal 15 maggio 2025 le imprese boschive e della prima lavorazione del legno possono inviare le domande per ottenere contributi a fondo perduto o finanziamenti a tasso agevolato. Le domande potranno essere presentate non oltre il 10 luglio esclusivamente in formato digitale, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito istituzionale del soggetto gestore Invitalia, pena l’invalidità e l’irricevibilità. Gli incentivi si rivolgono in maniera mirata a micro, piccole e medie imprese. Per quali spese?
Strumenti operativi per la rilevazione della crisi d'impresa: quali criticità
19/04/2025 - <div>Il Codice della crisi d’impresa nel disciplinare per l’imprenditore l’adozione di misure, o assetti organizzativi, amministrativi e contabili, idonei alla tempestiva rilevazione dello stato di crisi, induce a ritenere che tutte le imprese, indipendentemente dalla loro struttura, siano tenute alla redazione, o quantomeno alla disponibilità dei dati necessari per una rapida predisposizione, di prospetti previsionali e valutativi. Tra questi, a titolo esemplificativo, il budget di tesoreria rolling a dodici mesi e il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento. In verità, la loro implementazione può presentare difficoltà operative rilevanti, soprattutto per le micro e piccole imprese.</div> Il Codice della crisi d’impresa nel disciplinare per l’imprenditore l’adozione di misure, o assetti organizzativi, amministrativi e contabili, idonei alla tempestiva rilevazione dello stato di crisi, induce a ritenere che tutte le imprese, indipendentemente dalla loro struttura, siano tenute alla redazione, o quantomeno alla disponibilità dei dati necessari per una rapida predisposizione, di prospetti previsionali e valutativi. Tra questi, a titolo esemplificativo, il budget di tesoreria rolling a dodici mesi e il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento. In verità, la loro implementazione può presentare difficoltà operative rilevanti, soprattutto per le micro e piccole imprese.
Peculato per distrazione tra i reati 231: quali procedure devono adottare gli enti?
18/04/2025 - <div>Il decreto Carceri (<a target="_blank" class="rich-legge" title="D.L. n. 922024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000965939SOMM">D.L. n. 92/2024</a>) ha abolito una fattispecie incriminatrice (l’abuso d’ufficio) introducendo nel contempo tra i reati presupposto fissati dal <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 2312001" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000146502SOMM">D.Lgs. n. 231/2001</a> l’indebita destinazione di denaro o cose mobili o peculato per distrazione. Come sempre accade quando vi è l’introduzione di un nuovo reato presupposto, anche la nuova fattispecie incriminatrice di peculato per distrazione comporterà per le società che hanno adottato il modello di organizzazione e gestione la necessità di attivarsi per la revisione del MOG e la mappatura dei rischi.</div> Il decreto Carceri (D.L. n. 92/2024) ha abolito una fattispecie incriminatrice (l’abuso d’ufficio) introducendo nel contempo tra i reati presupposto fissati dal D.Lgs. n. 231/2001 l’indebita destinazione di denaro o cose mobili o peculato per distrazione. Come sempre accade quando vi è l’introduzione di un nuovo reato presupposto, anche la nuova fattispecie incriminatrice di peculato per distrazione comporterà per le società che hanno adottato il modello di organizzazione e gestione la necessità di attivarsi per la revisione del MOG e la mappatura dei rischi.
ESG: l'evoluzione degli scenari a seguito delle proposte dell'Omnibus simplification Package
17/04/2025 - <div>“Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa: impatto degli ESG con particolare riferimento alle PMI. Evoluzione degli scenari. Business continuity, nuove opportunità, creazione di valore: oltre la compliance” è il titolo del documento pubblicato il 17 aprile 2025 dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti, con il quale si aggiorna un precedente documento del marzo 2024, rivedendolo ampiamente in base ai recenti sviluppi di prassi e di normativa, anche alla luce delle proposte dell’Omnibus simplification Package on sustainability. L’analisi intende focalizzarsi sullo stretto legame esistente e potenziale tra i principi di corretta amministrazione, di cui gli assetti OAC rappresentano la principale esplicitazione, e i fattori environmental, social, governance (ESG) nel contesto degli attuali processi di sviluppo europeo e nazionale nella sustainability economics e di digitalizzazione dell’operatività aziendale, con particolare riferimento alle realtà aziendali di medie e piccole dimensioni.</div><div><a target="_blank" title="esg-l-evoluzione-degli-scenari-a-seguito-delle-proposte-dell-omnibus-simplification-package" href="/& pdf.ashx#126;/media/Quotidiano/2025/04/18/esg-l-evoluzione-degli-scenari-a-seguito-delle-proposte-dell-omnibus-simplification-package/N_IMP_17042025_cndcec_sostenibilita">CNDCEC, Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa: impatto degli ESG con particolare riferimento alle PMI, 17/04/2025</a></div> “Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa: impatto degli ESG con particolare riferimento alle PMI. Evoluzione degli scenari. Business continuity, nuove opportunità, creazione di valore: oltre la compliance” è il titolo del documento pubblicato il 17 aprile 2025 dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti, con il quale si aggiorna un precedente documento del marzo 2024, rivedendolo ampiamente in base ai recenti sviluppi di prassi e di normativa, anche alla luce delle proposte dell’Omnibus simplification Package on sustainability. L’analisi intende focalizzarsi sullo stretto legame esistente e potenziale tra i principi di corretta amministrazione, di cui gli assetti OAC rappresentano la principale esplicitazione, e i fattori environmental, social, governance (ESG) nel contesto degli attuali processi di sviluppo europeo e nazionale nella sustainability economics e di digitalizzazione dell’operatività aziendale, con particolare riferimento alle realtà aziendali di medie e piccole dimensioni.CNDCEC, Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa: impatto degli ESG con particolare riferimento alle PMI, 17/04/2025
Quotidiano Giuridico
Iscrizione a ruolo e contributo unificato, il COA Roma interpella la Cassazione
22/04/2025 - Ravvisati profili di incostituzionalità della Legge di bilancio 2025 che impone il versamento preventivo
L'accordo di mediazione ricognitivo dell'usucapione ha efficacia erga omnes?
22/04/2025 - È atto di autonomia privata che non pregiudica i preesistenti diritti dei terzi sul bene (Cassazione, ordinanza n. 565/2025)
Ministero Giustizia, notifiche di atti giudiziari: nuovo indirizzo pec
22/04/2025 - Dal 14 aprile 2025 è cambiato l’indirizzo di posta elettronica certificata
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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